The International Propeller Club Port of Trieste

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apr 10

News dai Soci

Trieste e Monfalcone, due porti una sola guida: gli scenari attesi dall'unione di due scali

La revisione della Legge 84/94, avvenuta circa un anno fa e dopo ben 22 anni dalla sua entrata in vigore, ha apportato, tra le altre modifiche, anche quella della riduzione delle precedenti 24 Autorità Portuali alle attuali 15 Autorità di Sistema Portuale e tra queste anche quella del Mare Adriatico Orientale – Porto di Trieste ed alla quale è prevista e confermata anche l’unione con il Porto di Monfalcone.

Due Porti, con caratteristiche e capacità sinergiche, ed una sola Autorità di governo di entrambi.
Non si tratta, certo, della riedizione della proposta fatta al tempo da Unicredit per il cosiddetto Superporto fra Trieste e Monfalcone, ma della tanto auspicata sinergia tra i due scali che sta per avviarsi concretamente già a partire dai prossimi mesi e, sperabilmente, anche prima.

Una sinergia che sia gli operatori di settore che i non addetti ai lavori hanno sempre considerato logica, ma in realtà non così semplice da realizzarsi dal punto di vista industriale e politico.
Sembra scontato, infatti, che due Porti così vicini (la distanza è quella che si può trovare fra i terminal di un grande scalo a respiro internazionale) collaborino offrendo soluzioni e servizi complementari.

L'Autorità Portuale di Trieste, però, negli anni passati non ha mai avuto competenza sul Porto di Monfalcone, gestito da una governance che fa tuttora capo alla Regione Friuli Venezia Giulia.
La nuova Autorità Portuale del Mare Adriatico Orientale, al di là delle differenze formali relative alla denominazione, avrà potestà legittima e governerà entrambi i Porti.

Ciò significherà una gestione più razionale delle risorse e dei progetti di sviluppo ma anche, si auspica, una maggiore rapidità nell'affrontare criticità storiche o problemi legati a situazioni contingenti.

Un Porto “unico ed unito” che è in grado di sviluppare traffici di: contenitori, autovetture nuove, navi traghetto (utilizzate nelle “autostrade del Mare”) dedicate al trasporto di camion,di semirimorchi e di UTI, di prodotti forestali e siderurgici, di merci varie, ed anche, non per ultimo, di navi da crociera e dei crocieristi ad esse collegati.

Essenziale in tutti i casi sopracitati, però, risulta la disponibilità di collegamenti ferroviari adeguati ed in linea con le prospettive di crescita che uno scalo desidera realizzare concretamente nel suo futuro.
A ciò si affianca, inoltre, la disponibilità di spazi a servizio dello scalo e l'interconnessione con i cosiddetti “dry port”, gli interporti che possano dare vita a quel concetto di Porto-Regione verso il quale si deve e si intende tendere.

Entrambi gli scali presentano opportunità di sviluppo, seppure in direzioni diverse, ma anche problemi da risolvere.
Quali gli scenari futuri, dunque, per l'unione dei Porti di Trieste e di Monfalcone sotto la medesima governance?
Quali ricadute economiche ed occupazionali sono attese da queste novità?
Di questo si discuterà esaminando i punti di vista dei soggetti istituzionali e degli operatori coinvolti in quella che potrebbe essere una positiva rivoluzione per l'economia del mare dell'intero territorio regionale.
Di tutto quanto precede si parlerà durante l’incontro organizzato dal Propeller Club Port of Trieste, Lunedì 10 Aprile 2017, presso l'Hotel Greif Maria Theresia di Trieste, alle ore 18,30, sul tema:

                   TRIESTE E MONFALCONE, DUE PORTI UNA SOLA GUIDA:
                       GLI SCENARI ATTESI DALL'UNIONE DEI DUE SCALI.

Relatori dell’incontro saranno:

  Debora Serracchiani Presidente Regione Friuli Venezia Giulia;
  Zeno D’Agostino Presidente AdSP del Mare Adriatico Orientale;
  Roberto Dipiazza Sindaco di Trieste;
Anna Maria Cisint Sindaco di Monfalcone;
Enrico Samer Presidente Samer & Co. Shipping Spa, Trieste;
Raffaele Bortolussi Amm.re Del.to Mar-Ter Spedizioni Spa, Monfalcone.

Moderatore dell’incontro il giornalista Riccardo CORETTI.

per informazioni: propellerclubts@gmail.com