The International Propeller Club Port of Monfalcone

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mag 03

News dai Soci

Il nuovo codice doganale Unionale

Mercoledì 3 Maggio si è svolto presso la Sala Conferenze dell’Azienda Speciale Porto di Monfalcone il convegno organizzato dal Propeller Club di Monfalcone avente come tema:

“Il nuovo Codice Doganale dell’Unione Europea: opportunità
 e prospettive di crescita delle imprese e del sistema logistico”


Dopo il saluto dell’Ing. Sergio Lapo, a nome del Presidente del Propeller Rag. Demetrio Cacciamo assente ,  i lavori sono stati introdotti dal dott. Giuseppe Scarambone, socio del Club ed ex Direttore di Dogana a riposo,  che in qualità di moderatore ha evidenziato come scopo del convegno sia stato quello di ampliare la conoscenza degli strumenti innovativi messi a disposizione del nuovo codice doganale a favore delle imprese che operano nel traffico internazionale.

Il dott. Antonio Di Noto, Direttore dell’Area Interregionale Veneto Friuli Venezia Giulia che si occupa di procedure e controlli nel settore delle accise e Direttore dell’Ufficio delle Dogane di
Gorizia, ha illustrato, compatibilmente con il tempo a disposizione, i principali strumenti introdotti dal nuovo codice evidenziando la spinta innovativa dello stesso rappresentata in modo sostanziale dal rafforzamento di alcuni cardini del nuovo sistema doganale quali la figura dell’AEO (Operatore Economico Autorizzato) rappresentato da quelle imprese che riescono a dimostrare una buona capacità nella gestione sia dei processi produttivi che
nel processo di distribuzione delle merci acquisendo quindi una certa affidabilità da parte della dogana, le nuove procedure semplificate quale ad esempio la cosiddetta “ordinaria presso luogo” che va a sostituire l’abolita domiciliazione con una procedura più snella e veloce, lo sportello doganale unico già attivo dal 2008 ma che sta avendo una evoluzione negli ultimi anche se con non poche difficoltà nel processo di collegamento con altre amministrazioni pubbliche deputate ai controlli, lo sdoganamento in mare che grazie alla digitalizzazione dei cargo manifest e avvalendosi del sistema di monitoraggio della piattaforma del traffico navale, consente di presentare le dichiarazioni di importazione mentre le  merci sono ancora in viaggio verso i porti nazionali, consentendo alla dogana di anticipare l’analisi dei rischi e svincolare, prima dell’arrivo, le merci per le quali non è richiesto un controllo, l’omogeneizzazione a livello europeo delle procedure telematiche tra le quali ad esempio il fascicolo elettronico che consente agli operatori di trasmettere telematicamente i documenti riguardanti gli sdoganamenti, l’armonizzazione dei sistemi di analisi dei rischi, i Fast Corridor che consentono l’immediato inoltro di merci senza operazioni doganali da porti di sbarco a dogane interne, il nuovo diritto al contraddittorio preventivo ed il ravvedimento operoso che si allinea in un certo modo con quanto previsto per i tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate.

E’ stato poi il turno del dott. Stefano Visintin, Presidente dell’Associazione Spedizionieri del Porto di Trieste, il quale, rispondendo ad una domanda del moderatore circa la penalizzazione della figura professionale del doganalista nel nuovo codice doganale che ha di fatto abolitala possibilità riservata ai soli doganalisti di esercitare la rappresentanza diretta in dogana, ha fatto rilevare che comunque per questa categoria si aprono nuovi orizzonti rappresentati dalla possibilità di esprimere le proprie capacità professionali nelle nuove procedure di acquisizione da parte delle imprese della figura di Operatore Economico Autorizzato nonché dalla possibilità di esercitare la rappresentanza doganale anche presso altro paesi dell’Unione come previsto dallo stesso Codice.
In rappresentanza degli operatori locali non ha mancato di evidenziare alcune problematiche tra le quali in particolare quelle legate all’utilizzo dei Depositi IVA, dello sdoganamento per conto di soggetti comunitari.
Nella presentazione del successivo relatore il moderatore si è chiesto come pensano le imprese di poter sfruttare la nuova normativa allo scopo di realizzare la miglior organizzazione, pianificazione e compliance doganale per essere più competitivi nel mercato mondiale. Alla domanda il dott. Sandro Sigura, Responsabile Affari Tributari della Fincantieri S.p.A., nel suo intervento ha risposto che sicuramente una ottimale pianificazione doganale
diventerà sempre di più un obiettivo da raggiungere per la competitività e crescita delle imprese e che la stessa Fincantieri pur operando principalmente in un mercato interno per la propria produzione vede in questa nuova normativa che si adegua sempre più alla prevalente disciplina internazionale una opportunità di crescita proponendosi quindi di adeguare il proprio settore amministrativo in questa direzione.
Le conclusioni sono state riservate al dott. Maurizio Montemagno, Direttore Centrale dell’Area Antifrode e Controlli nonché Direttore  Interregionale Veneto Friuli Venezia Giulia dell’Agenzia delle Dogane, il quale ha evidenziato come le procedure operative previste dal nuovo codice doganale permettano una maggiore velocità negli scambi commerciali senza però rinunciare a quei controlli che consentano adeguati livelli di sicurezza degli stessi. Al
raggiungimento di tale scopo ha sottolineato come sia sempre di più raccomandato specialmente alle imprese che operano nello scenario internazionale l’ottenimento della qualifica di AEO che assicura, oltre a minori controlli nelle operazioni doganali, una serie di agevolazioni e semplificazioni che riducono sostanzialmente i costi che le imprese devono affrontare per la consegna delle merci.
Il dott. Montemagno ha  inoltre fatto presente come il processo di applicazione del nuovo codice nell’intera Unione presenti tempi non brevi dovuti al fatto che non tutti gli Stati membri possiedono una informatizzazione avanzata e compatibile con quella di altri Stati come ad esempio l’Italia che in quanto a sistemi operativi elettronici è tra i più moderni. In conclusione il dott. Montemagno ha illustrato alcuni punti del Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane contenente l’organizzazione, attività e statistiche dell’anno 2016, e, in particolare,
ponendo a confronto i dati nazionali con quelli del Veneto Friuli Venezia Giulia ha evidenziato le positività e negatività di alcuni dati tra i quali il numero di operazioni doganali, quelle effettuate entro 5 minuti dalla presentazione della dichiarazione ed altre.

Il Convegno si è concluso con i saluti ed i ringraziamenti dell’Ing. Sergio Lapo a nome del Propeller Club.