Associazione Culturale che promuove l'incontro e le relazioni tra persone che gravitano nei trasporti marittimi, terrestri e aerei
nov 27
News dai Soci
Inquinamento ambientale:anche le navi e lo shipping danno il loro contributo per ridurre le emissioni di CO2. Sal 1° Gennaio 2020 in vigore le nuove norme
Impianti di riscaldamento domestici, allevamenti intensivi di animali, industria e traffico automobilistico sono tra le cause principali dell'inquinamento atmosferico a livello mondiale e nelle nostre città. Anche lo shipping, pure non essendo tra gli imputati principali, ha deciso da tempo di fare la propria parte per ridurre le emissioni causa dell'inquinamento atmosferico prodotto dall'uomo e di partecipare a quel processo di sensibilizzazione verso la qualità ambientale che sta attraversando la nostra epoca. Dal 1 Gennaio 2020 il limite di zolfo nell'olio combustibile per la propulsione navale sarà dello 0,5% ai sensi del trattato MARPOL (Convenzione internazionale per la prevenzione dell'inquinamento causato da navi) dell'IMO (Organizzazione Marittima Internazionale). Ad oggi il limite massimo al contenuto solforoso nell'olio combustibile è del 3,50% a livello globale e dello 0,10% nelle quattro zone ECA (Aree di controllo delle emissioni). Viene inoltre vietato, da Marzo 2020, il trasporto in cisterne di olio combustibile non conforme a meno che la nave non sia dotata di un sistema di filtraggio per i gas esausti quale lo "scrubber". Negli anni a venire, inoltre, si procederà con altre regole per la gestione delle acque di zavorra, mentre si è già iniziato a discutere dei rifiuti di plastica prodotti dal trasporto marittimo. Tali regolamenti, realizzati con l'obiettivo di migliorare il profilo ambientale del settore del trasporto marittimo, presenteranno nuove problematiche e sfide alla soluzione per gli armatori e, più in generale, per gli operatori dello shipping. Il gas naturale liquefatto (GNL o LNG) già rappresenta un’alternativa efficace ai carburanti standard, consentendo l’assenza di emissioni di anidride solforosa ed una consistente riduzione delle emissioni di anidride carbonica, ossidi di azoto e particolato (PM). Esistono però anche altre soluzioni per consentire alla flotta attualmente navigante e futura di potere rispettare i limiti che diventeranno sempre più stringenti. Quali sono le problematiche legate alla nuova normativa, quali sono le possibili soluzioni per soddisfarla? A questi ed altri quesiti si proverà a dare risposta all'incontro del Propeller Club Port of Trieste, organizzato congiuntamente con ATENA Trieste, Ass.ne Italiana di Tecnica Navale che si terrà il 27 c.m. e durante il quale verranno anche illustrati i dettagli tecnici sull'applicazione del gas alla propulsione navale e sulla pianificazione delle attività di retrofit ed installazione degli scrubbers. Di tutto quanto si parlerà nell’incontro dal titolo: INQUINAMENTO AMBIENTALE: ANCHE LE NAVI E LO SHIPPING DANNO IL LORO CONTRIBUTO PER RIDURRE LE EMISSIONI DI CO2. DAL 1 GENNAIO 2020 IN VIGORE LE NUOVE NORME. Sull’argomento informeranno ed esprimeranno le loro opinioni i relatori: Vittorio BUCCI Professore e Docente Università di Trieste Fabrizio CADENARO Lloyd’s Register – Senior Specialist Engineering Systems, gas fuelled ships Gianpietro AMICUCCI Fincantieri – LNG Technical Manager Giampiero DE CUBELLIS Wartsila – responsabile progetti di retrofit per Europa ed Africa (sia scrubber che conversioni a gas). Moderatore dell’incontro il giornalista Riccardo CORETTI. L’appuntamento, Mercoledì 27 Novembre alle ore 18.30, è alla PICCOLA FENICE, per informazioni: propellerclubts@gmail.com
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