The International Propeller Club Port of Palermo

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feb 17

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“IL MARE PROMESSO. PALERMO: LA RIGENERAZIONE DEL FRONTE A MARE".

   “IL MARE PROMESSO. PALERMO: LA RIGENERAZIONE DEL FRONTE A MARE".

           TAVOLA ROTONDA, MOSTRA FOTOGRAFICA DI GERLANDO GIACCONE,
               GIUSEPPE IANNELLO E FOTO-PROIEZIONI DI GIOACCHINO VALENTI

                                          MERCOLEDI' 17 FEBBRAIO 2016, ORE 16,00
                               Arsenale della Marina Regia, Via dell'Arsenale 144 Palermo

Il Propeller Club Port of Palermo rafforza il suo interesse per il fronte a mare della Città di Palermo siglando un'intesa con la Soprintendenza del Mare, Assessorato dei Beni Culturali e dell'identità Siciliana, per l'organizzazione in collaborazione dell'iniziativa culturale “Il mare promesso. Palermo: la rigenerazione del fronte a mare".

L'idea cardine dell'iniziativa culturale è quella di affrontare il tema del "bello" che c'è, che c'è stato
e che ci sarà nel fronte a mare di Palermo.
Ciò attraverso l'analisi di quanto è già stato fatto dal Porto al Foro Italico e quanto si potrebbe
realizzare per l'intera zona costiera fino ad Acqua dei Corsari.

All'incontro, organzzinato per Mercoledì 17 Febbraio 2016 alle ore 16.00, parteciperanno come
relatori il Soprintendente del mare Sebastiano Tusa, il Presidente dell'Autorità Portuale di
Palermo, Vincenzo Cannatella, Maurizio Carta, Adriana Chirco, Aldo Gerbino, il Segretario
dell'Autorità Portuale di Palermo Renato Coroneo, il Presidente di Salvare Palermo Rosanna
Pirajno, Andrea di Napoli e Salvo Ferlito. Modereranno l'incontro Massimo Blandi, Presidente
del Propeller Club Port of Palermo e Francesco Paolo Molinelli del medesimo sodalizio.

Le fotografie di Gioacchino Valenti (sulla Cala e Porto di Palermo) saranno proiettate in modo
continuo durante la tavola rotonda. 


Il mare promesso:

I sette chilometri di litorale, che si estendono dal porticciolo di Sant’Erasmo e arrivano fino ad
Acqua dei Corsari e che comprendono i quartieri di Romagnolo, Sperone e Bandita, erano
conosciuti come “il mare della salute”. Lungo la costa sorgevano diversi stabilimenti: Bagni
Virzì, Petrucci, Pirandello, Italia, Della Salute, il lido Olimpo. Questi luoghi diventavano, nel
primo decennio del ‘900, un posto di aggregazione, farsi un bagno e concedersi un po’ di relax.
Nel corso degli anni il litorale palermitano è diventato famoso anche per il notissimo
ristorante “L’approdo di Renato”, locale favorito da Onassis e Maria Callas, e la terza migliore
cantina d’Italia.

Adesso sembra tutto in uno stato di totale abbandono. Non esistono più gli stabilimenti, colpa
soprattutto degli scarichi fognari, che nel corso degli anni hanno fatto diventare quello che
prima era “il mare di Palermo” in una zona dove sorgono divieti di balneazione.
Non si può non prendere in considerazione quello che è avvenuto durante il famoso sacco di
Palermo, dove le macerie delle ville liberty demolite per mano dell’amministrazione
comunale, venivano depositate lungo la costa creando delle colline che hanno inquinato e
snaturato il paesaggio. Quelle colline che, dagli abitanti di questi quartieri, vengono chiamate
“Ciancimino 1”, “Ciancimino 2” e “Ciancimino 3”.
Qualcosa, nel corso degli anni, è stato fatto ma nulla a che vedere con quello che è stato
promesso. Molto invece è lasciato ancora in uno stato di abbandono, basti pensare allo Stand
Florio, recuperato e abbandonato nuovamente. Oppure il tentativo di riqualificare Romagnolo,
tramite una passerella a mare. Anche in questo caso, a lavori ultimati, viene abbandonato a
causa di cavillo burocratico e non verrà mai utilizzato, quindi vandalizzato.

Questo progetto fotografico nasce con l’intento di restituire al palermitano la bellezza di quei
luoghi che fino agli anni Settanta erano ammirati da tutti, da chi viveva quel mare
giornalmente e da chi visitava Palermo anche sporadicamente. Sotto il degrado, lo stato di
abbandono dei luoghi, c’è ancora la bellezza di un tempo, si riesce a scorgere ancora la
possibilità di un recupero. Un recupero che nelle altre città d’Europa è avvenuto con grande
successo, mentre qui a Palermo stenta addirittura ad avviarsi.
Il progetto cerca un legame con i grandi vedutisti siciliani dell’ottocento, come Lojacono e
Leto, e si aggancia al libro fotografico di Francesco Pennino “Palermo d’aMare”, un volume
fotografico che raccoglie attraverso fotografie in bianco e nero quello che era il tratto di costa
più bello della città.

L’idea è quella di raccontare la costa sud attraverso tre piani differenti: il fronte mare, la costa
vista dalla spiaggia e la visione vista dal livello della strada. Si è deciso di includere
quest’ultima parte proprio per dare una visione di insieme. Purtroppo nel corso degli anni la
costa si è andata via via spostandosi e addirittura in alcuni punti l’accesso al mare è distante
parecchi metri dalla costa e bisogna attraversare discariche a cielo aperto mista ad erbacce.
Gerlando Giaccone, Giuseppe Iannello

Note tecniche
Le macchine usate per il progetto sono una Pentax 67, con un 45mm e un 150mm, e una
Hasselblad 500 CM, con ottica standard 80mm. È stata utilizzata sempre la stessa pellicola,
una Kodak Portra 160, una pellicola che restituisce colori naturali.

comunicato stampa mare promesso Propeller Club Palermo ed. 21 01 2016.pdf

per informazioni: segreteria@propellerclubpa.org