Comunicazione del Propeller Club Port of Genoa

Tecnologie Trasporti & Mare (25/10/06):

Andrea Doria assoluzione piena dagli USA 

Dopo mezzo secolo, è ancora aperta la ferita dell’affondamento del liner Andrea Doria causato dalla collisione con la m/n svedese Stockholm al largo di New York con il suo strascico di veleni, polemiche e colpevoli silenzi delle autorità italiane e degli stessi vertici della Società Italia che, allora, non difesero come avrebbero dovuto il comandante Piero Calamai.

Oggi, un’ammissione postuma di innocenza dell’equipaggio italiano viene indirettamente riconosciuta dalle autorità marittime nord americane tramite l’Accademia della marina mercantile statunitense che a fine corso rilascia ai propri allievi il manuale WSG (Watching Standing Guide) contenente alcune raccomandazioni su come svolgere il ruolo di guardia in plancia. Tra queste, l’esempio da non seguire mai è quello del giovane ufficiale svedese di guardia sulla m/n Stockholm la sera della collisione. Le poche righe del manuale sono state lette con un pizzico di commozione dal capitano Guido Badano, giovane terzo ufficiale allora imbarcato sull’Andrea Doria, in occasione del recente incontro organizzato dal Propeller Club di Genova sui 50 anni dalla collisione al quale hanno preso parte l’ingegnere Francesco Scotto, responsabile del gruppo di lavoro Andrea Doria, Mario Nattero di Studio Engineering e l’avvocato Angelo Boglione che ha ripercorso i punti salienti del contenzioso legale che con inaspettata celerità si chiuse il 7 gennaio 1957 a soli 6 mesi al sinistro.

L’invito a non dimenticare è stato reiterato durante il convegno che ha messo in luce alcuni aspetti tecnici legati alla progettazione ed alla compartimentazione della nave che ancora oggi offrono lo spunto per definire i dettagli delle normative della sicurezza della navigazione elaborati  dal Maritime Safety Committee dell’IMO (International Maritime Organization).