Associazione Culturale che promuove l'incontro e le relazioni tra persone che gravitano nei trasporti marittimi, terrestri e aerei
gen 22
News dalla Stampa
Fattibilità di collegameti intermodali diretti tra Italia e Federazione Russa
Logistica italiana grande assente in Russia
Il valore delle merci interscambiate tra Italia e Federazione Russa nel 2005 ha raggiunto la soglia di 17,8 miliardi di € con un saldo negativo import-export di 5.725 €.
In questo ambito il ruolo degli operatori italiani della logistica, rispetto allo strapotere dei tedeschi nel comparto ferroviario e delle aziende dell’est europeo in quello gommato, è marginale.
La necessità di sviluppare una direttrice di traffico fluvio-marittima sul versante meridionale che si snodi attraverso il bacino del Mediterraneo, Mar Nero, Mar d’Azov ed i canali navigabili della Federazione Russa è fortemente auspicata da uno studio realizzato dal CONS.A.R. ( Consorzio Armatori per la Ricerca) per conto dell’ ICE (Istituto Commercio Estero), i cui risultati sono stati recentemente presentati nel corso dell’incontro organizzato dall’ International Propeller Club di Genova nel capoluogo ligure sul tema “Fattibilità di collegamenti intermodali diretti tra Italia e Federazione Russa”.
Gli autori dello studio Maurizio Gidoni e Bruno Della Loggia hanno sottolineato come questa nuova linea di traffico potrebbe aprire ai prodotti italiani nuove opportunità raggiungendo direttamente un mercato di circa 65 milioni di consumatori.
Nel corso dell’incontro è stato ricordato che il costo di trasporto di un container da 20’ con modalità fluvio marittima da Ravenna a Saratov è di 1.000 € con durata di 11 giorni mentre il trasporto tutto strada ( 9 giorni) costa € 4.300.
Per gli armatori italiani che volessero promuovere questo tipo di servizio esiste, ad oggi, l’ostacolo della cosiddetta riserva di bandiera nelle acque interne russe dove possono transitare le navi battenti la bandiera della Federazione o quelle della CSI (Comunità Stati Indipendenti).
Un’alternativa possibile per il nostro armamento è rappresentata dall’acquisizione di aziende russe.
Capofila di questa iniziativa è la compagnia armatrice Pietro Barbaro che ha recentemente ordinato ai cantieri russi 6 unità fluvio marittime ottenendo un finanziamento dalla BEI ( Banca Europea d’Investimenti) pari al 75% del valore complessivo.
(tecnologie trasporti & mare)
Shi2shore (23/01/2007):Invadiamo la Russia da Sud - Uno studio di CONS.AR scopre una terza via per entrare nei mercati della Federazione Russa passando per il Mar Nero
Bollettino Avvisatore Marittimo (Napoli 24/01/07) : Una direttrice intermodale nel commercio Italia-Russia
La Gazzetta Marittima (Livorno 24/01/07): Logistica Italiana : grande assente in Russia
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