Comunicato Stampa Propeller Port of Brindisi

Nel Salone delle Conferenze dell’Hotel Orientale di Brindisi, l’International Propeller Club ha organizzato un’importante iniziativa; dopo la consueta introduzione del presidente Giuseppe Gorgoni, il poeta Franco Libardo ha declamato versi sul tema “Brindisi: la poesia canta il nostro mare”. L’evento, condotto dal prof. Abele Carruezzo, si è svolto alla presenza di numerosi soci che hanno apprezzato il lavoro e l’impegno del poeta brindisino che, già nel 2000 ha pubblicato il suo primo libro di versi in vernacolo “L’oru ti Brindisi”, e che con il suo secondo volume “Rispicatori” continua a suscitare l’interesse dei suoi concittadini. “Viva lu mari”, “La varca”, “Tumenica cu la vela” sono solo alcune delle poesie declamate da Libardo mentre le altre sono state recitate da Mina Pisani, originale interprete della poesia in vernacolo, tutte però intrise di mare e di Brindisi, dove parlare del mare e degli uomini di mare significa esprimere la propria tradizione, le proprie origini e la propria cultura. Come ha sottolineato il prof. Abele Carruezzo: “I contorni di questo territorio iniziano e finiscono sull’acqua, sul mare. Per questo è importante riflettere anche su cosa sarebbe questa città senza il suo porto, da sempre caratteristica, non solo morfologica del territorio, ma anche risorsa e luogo d’accoglienza e di apertura verso gli altri. In passato il mare era spazio sociale: incontro – accoglienza – integrazione. E se oggi i poeti sono pochissimi a cantare Brindisi un motivo c’è: gli studiosi la chiamano crisi di identità. Noi questa sera stiamo affermando il contrario. Brindisi vive se dona all’acqua, al mare e riceve da essa tutte le sue risorse e soprattutto il porto deve guardare alla città e la città guardare al proprio porto”. Le tematiche sono importanti ma espresse con una lirica semplice, che rende ancora più significativi e comprensibili le storie e gli insegnamenti di Franco Libardo.

Francesca Cuomo