Rassegna stampa Propeller Club Port of Leghorn

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apr 11

News dalla Stampa

Visita Interporto Vespucci

Il Messaggero Marittimo del 9 Aprile 2008

Interporto Vespucci

Renato Roffi
LIVORNO Quello degli interporti rappresenta un fenomeno in continua evoluzione, una realtà complessa, strettamente interconnessa con la logistica e presente sul territorio italiano con una trentina di impianti capaci di dare occupazione stabile a circa 20 mila persone, oltre l’indotto.
Attento, come sempre, ai fenomeni e alle realtà più dinamiche che attengono la portualità e il trasporto delle merci, il Propeller Club di Livorno, ha compiuto Lunedì scorso un’escursione all’Interporto Vespucci di Guasticce per conoscere più direttamente il grande snodo intermodale, polmone dello scalo marittimo livornese e di buona parte del mondo produttivo della regione Toscana.
La comitiva, guidata dal presidente del club, Francesco Ruffini, è stata accompagnata nella visita dal presidente della grande realtà logistica, Marco Susini, e dall’amministratore delegato, Luciano Pannocchia, che hanno spiegato come il ruolo svolto dagli interporti nel movimento internazionale delle merci sia assolutamente decisivo, specie in un’ottica di più ampia collaborazione con le regioni nello sforzo per l’ammodernamento infrastrutturale e il rafforzamento della logica di rete e dei flussi informativi.
L’Interporto Vespucci è una spa partecipata al 51% dagli enti locali e dalle Camere di Commercio di Livorno e Pisa; consta di una superficie di quasi 3 milioni di mq, che saranno interamente recintati e controllati con telecamere, su cui insistono magazzini coperti per 325 mila mq e sulla quale si registra qualcosa come 187 mila passaggi di mezzi pesanti all’anno (2007).
L’impianto è in continua evoluzione e, negli ultimi tempi, ha avuto un impulso a dir poco sorprendente. Il 2007 va considerato l’anno della svolta sotto i profili dell’attrattiva e dell’immagine, con il risultato che oltre un 70% delle aree disponibili è già stato assegnato assieme ad un quinto dei capannoni e l’offerta di strutture non riesce a stare al passo con la domanda.
Anche gli spazi destinati ai contenitori saranno praticamente esauriti in conseguenza dell’accordo stipulato fra Contship, Compagnia portuale e Zim (Cam).
«Quest’anno - ha detto Susini - abbiamo stipulato una convenzione con le Ferrovie (di cui siamo scarsamente soddisfatti) per la gestione del terminal, inoltre, grazie ad un finanziamento Cipe di 26 milioni sarà completata la rete viaria interna (7 chilometri di strada completamente urbanizzata) e collegheremo il terminal ferroviario di Calambrone con la superstrada Firenze - Pisa - Livorno.
Nel prossimo futuro l’interporto avrà anche un grande albergo, la cui realizzazione è stata affidata al gruppo piemontese Macrì. Avrà 120 camere, sarà dotato un ristorante con 50 coperti, un centro congressi, impianti dedicati al benessere e altre strutture di avanguardia che faranno da corollario alla funzionalità di un grande spazio logistico. Tra questi un autogrill, sevizi bancari, etc., mentre l’officina e la stazione di servizio sono già in funzione. All’interno dell’interporto sarà allestita una struttura per lo stoccaggio e il montaggio di impianti gpl per autotrazione che darà lavoro a una quarantina di persone e sorgerà anche una struttura per il lavaggio e il trattamento delle cisterne.
L’interporto, insomma, sta davvero iniziando a restituire le risorse impiegate per la sua realizzazione e a produrre lavoro e ricchezza. Un vero gioiello da non guardare più come quella sorta di oggetto misterioso di cui si è parlato per troppo tempo con poca informazione e, addirittura, con un po’ di diffidenza. Oggi - ha proseguito Susini - siamo inseriti a pieno titolo negli ambiti Uir e Uirnet, e non esiste più dubbio alcuno sul fatto che l’Interporto di Guasticce rappresenti una parte indispensabile dell’intera piattaforma logistica costiera e non soltanto che agisce in un sistema di collaborazione sempre più stretta fra le amministrazioni locali, da una parte, e l’interporto, i porti di Livorno, Carrara, Piombino e l’aeroporto Galilei dall’altra.
La collaborazione è aperta a tutte le tipologie di merci, ivi compresa l’intera filiera della produzione alimentare, presente ed operante in maniera massiccia all’interno della struttura.
Nella progettualità futura c’è anche la navigabilità dello scolmatore dell’Arno, per la quale, nel 2009, con 163 milioni di contribuzione Ue, dovremmo disporre del progetto esecutivo.
Si attuerà così - ha continuato il presidente - una sinergia territoriale servita da un’efficiente via d’acqua che comprenderà il porto di Livorno, l’interporto - che avrà due darsene per il movimento delle chiatte -, l’autoparco del Faldo e…. - perché no? – magari anche l’area industriale di Pontedera, il tutto senza perdere di vista la qualità della vita di chi lavora e delle popolazioni residenti. Anche in questa prospettiva si colloca, infatti, il progetto di un impianto fotovoltaico di ben 25 mia mq, in grado di produrre 4 milioni di kw, il cui costo (30 milioni di euro) verrà coperto grazie ai piani di contribuzione regionale. Una volta che ai generatori fotovoltaici si aggiungerà la prevista centrale a biomasse, l’interporto sarà quasi autosufficiente sotto il profilo energetico e il tutto sarà armonizzato con la realizzazione di aree a verde da contestualizzare nell’ambito del parco fluviale di Guasticce con piste da percorrere a cavallo, piste ciclabili e percorsi didattico naturalistici.
L’interporto Vespucci - ha concluso Susini - dovrà rappresentare, anche in questo campo, un modello da seguire per la lungimiranza delle soluzioni adottate».
Al termine della visita, il presidente del Propeller, Ruffini ha consegnato all’on Susini un crest del club felicitandosi per la sua nomina alla vice presidenza dell’Unione degli Interporti Riuniti (Uir).