Resoconto 31 Marzo 2009 Propeller Port of Genoa

Resoconto 31 Marzo 2009 Propeller Port of Genoa

apr 06

News dalla Stampa

“LA RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA DELLE IMPRESE: RISCHI E VANTAGGI”

31 Marzo 2009

Ristorante La Marina (Fiera di Genova) 

Alla presenza di oltre 80 Soci, Studenti di Economia ed Ingegneria, ed Ospiti presenti in sala, sotto la presidenza del Comm. Mariano Maresca (Propeller Club Port of Genoa), si è svolta l’interessante riunione conviviale su:

 

“LA RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA DELLE IMPRESE:

RISCHI E VANTAGGI”

 

Negli ultimi anni in tema di Corporate Governance si è assistito a grandi innovazioni, prima tra tutte, l’introduzione nell’ordinamento giuridico italiano della Responsabilità Amministrativa degli Enti collettivi, con o senza personalità giuridica, con il D.Lgs. 231/2001, in vigore da 4 Luglio 2001.

Gravi sanzioni, interdittive e/o pecunarie, sono poste a carico di organizzazioni , quale conseguenza di determinati reati commessi da un proprio amministratore, dirigente, dipendente od anche terzo mandatario. Sulle organizzazioni grava pertanto il rischio di dover eventualmente rispondere, davanti al giudice penale, per una corposa casistica di reati che possono essere compiuti nel suo interesse ed a suo vantaggio da qualunque soggetto facente parte della propria struttura. Al fine di moderare sensibilmente  il rischio di incorrere in tali provvedimenti sanzionatori, e comunque di annullare le possibili conseguenze in pregiudizio derivanti da condotte individuali illeciti, le organizzazioni hanno facoltà di precostituirsi una circostanza esimente prevista dalla legge attraverso l’adozione di un apposito sistema di gestione denominato Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo.

 

Relatori:

Dr. Achille TONANI, RINA SpA, su “Il D.Lgs. 231/01: genesi, natura e prospettive per le imprese e per il settore marittimo”

Avv. Francesco Paolo ILLUZZI, Avvocato in Genova, su: “ Nuovi rischi e responsabilità per l’impresa e l’imprenditore”

Dr. Riccardo Ugo CAMI, Consulente, su. “ Problematiche applicative del D.Lgs. 231/01:costruzione del modello 231 in un’impresa del settore marittimo”

 

Come è stato messo in luce dal dr. Achille TONANI del RINA S.p.A. negli ultimi anni in tema di Corporate Governance si è assistito a grandi innovazioni, prima fra tutte, l’introduzione della Responsabilità Amministrativa degli enti collettivi, con o senza personalità giuridica, con il D.Lgs 231/2001, in vigore  dal 4 Luglio 2001. Nella sua relazione ha trattato gli aspetti principali della legge.

L’avv. Francesco Paolo ILLUZZI, del Foro Genovese, ha evidenziato le gravi sanzioni, interdittive e/o pecuniarie, che sono a carico di organizzazioni, quale conseguenza di determinati reati commessi da un proprio Amministratore, Dirigente, Dipendente od anche Terzo Mandatario. Sulle organizzazioni grava pertanto il rischio di dover eventualmente rispondere, davanti al Giudice Penale, per una corposa casistica di reati che possono essere compiuti nel suo interesse ed a suo vantaggio da qualunque soggetto facente parte della propria struttura. Le fattispecie di reato attualmente rilevanti (anche in ipotesi tentata, salvo quanto previsto al comma 2 dell’articolo 26 del citato Decreto) ai fini della possibile Responsabilità Amministrativa dell’ente, sono raggruppabili in dieci categorie:

 

1.        delitti contro la Pubblica Amministrazione (art. 24 e 25)

2.      delitti contro la Fede Pubblica (art. 25 bis)

3.      reati societari (art 25 ter)

4.      delitti in materia di terrorismo e di eversione dell’Ordine Democratico (art. 25 quater)

5.      pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili (art. 25 quater 1)

6.      delitti contro la personalità individuale (art. 25 quinquies)

7.       abusi di mercato (art. 25 sexies)

8.      omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime in conseguenza della violazione delle norme poste a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (art. 25 septies)

9.      ricettazione, riciclaggio, impiego di denaro, beni o altre utilità di provenienza illecita (art. 25 opties)

10.   frode informatica (art. 24 bis)

 

Con la L. 16 Marzo 2006 n. 146, anche i reati transnazionali sono entrati a far parte del D. Lgs 231/2001; mentre il 2 Agosto 2007 è stato definitivamente approvato dalla Camera il disegno di legge governativo recante “Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo in materia” approvato dal Senato il 27 Giugno 2007 (L. 123/2007).

L’art. 9 di tale Disegno di Legge prevede l’inserimento, nel Decreto Legislativo 8 Giugno 2001 n. 231, dell’art 25 septies che estende la responsabilità amministrativa degli enti ai reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro.

Al fine di moderare sensibilmente il rischio di incorrere in tali provvedimenti sanzionatori comunque di annullare le possibili conseguenze in pregiudizio derivanti da condotte individuali illecite, le organizzazioni hanno facoltà di precostituirsi una circostanza esimente prevista dalla Legge attraverso l’adozione di un apposito Sistema di Gestione denominato Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo . Detto Modello è stato esaminato dal consulente dr. Riccardo Ugo CAMI nel corso del suo intervento.

Ulteriori modifiche al decreto in parola sono state introdotte a fine 2007 con la pubblicazione del D.Lgs 231/2007 ed a inizio 2008 con  l’aggiunta dell’art. 24 bis e con la migliore definizione in materia di Sicurezza sul lavoro tramite la pubblicazione del D.Lgs 81/2008.