The International Propeller Club Port of Trieste

The International Propeller Club Port of Trieste

mag 21

News dalla Stampa

Comunicato Stampa

Trieste, 20.05.2015

Propeller Port of :  TRIESTE,

D'AGOSTINO: “PIANO REGOLATORE DEL PORTO PRESTO APPROVATO”
MA PER MANESCHI SERVE UNA STRATEGIA PER LO SCALO E LA CITTA'

L'argomento sul tavolo era quello dell'atteso Piano regolatore portuale, ma l'occasione fornita dall'incontro organizzato  a Trieste dal Propeller Club è stata colta al volo per discutere di futuro dello scalo ed economia del territorio.
Alla presenza di Enrico Maria Pujia, Direttore generale per il Trasporto marittimo del Ministero delle Infrastrutture e trasporti, ieri a Trieste per incontrare i vertici dell'Authority,il dibattito tra i relatori ha evidenziato la necessità di una visione strategica per cogliere le opportunità di sviluppo.
Ad iniziare la serie di interventi proprio il Commissario dell'Autorità portuale di Trieste, Zeno D'Agostino, che ha preannunciato, entro giugno, la chiusura della procedura Via-Vas (Valutazione di impatto ambientale e Valutazione ambientale strategica) per il Piano regolatore del Porto. Ancora qualche mese, dunque, e lo strumento urbanistico (adottato addirittura nel 2009) dovrebbe diventare operativo.

“Anche il Governo sloveno deve fornire un parere sul Piano – ha detto ieri D'Agostino – così come il Governo italiano ha dato un parere su quello del Porto di Capodistria, che però è molto meno complesso. Probabilmente bisognerebbe un po' imparare dagli sloveni, perché il Piano regolatore del Porto deve adattarsi agli sviluppi dello shipping: sarebbe più indicato dare indirizzi di carattere generale e indicare strategie”. E di strategie ha parlato anche Pier Luigi Maneschi, presidente di Italia Marittima ed a capo dell'omonimo Gruppo che a Trieste gestisce – tramite TMT – il terminal contenitori dello scalo.
“I ritardi per il Piano regolatore sono indiscutibili, ma veramente sappiamo cosa vogliamo?
Pensiamo di risolvere i problemi – ha chiesto Maneschi - con il Piano regolatore? Qui bisogna cambiare mentalità. A Trieste non sono mai state fatte scelte, nessuno ha mai fatto un Piano industriale. Invece dobbiamo lavorare in modo determinato, creando massa critica ed affrontando il problema prima di tutto da un punto di vista intellettuale: il mondo è cambiato, il Piano regolatore così com'è non va”. Le tesi di Maneschi rispetto ai ritardi di sviluppo dello scalo triestino hanno fatto
riferimento alla situazione delle banchine ed alla mancanza di spazi a causa dei vecchi
magazzini (per gran parte inutilizzati), ma anche alla concorrenza con lo scalo sloveno di
Capodistria dove, ha aggiunto Maneschi, “... l'amministrazione è riuscita a convincere tutti
quelli che ci stavano attorno che il Porto era molto importante”.